Amici, amanti, colleghi: il rapporto di caos e amore tra Lee Miller e Man Ray

Leone Casati Modignani, Artslife, Novembre 7, 2022
 
dettaglio, Lee Miller, Portrait of Space, Al Bulwayeb, Near Siwa, Egypt 1937 by Lee Miller (E1905) © Lee Miller Archives England 2022. All Rights Reserved.
 
Dal 5 novembre 2022 al 10 aprile 2023, Palazzo Franchetti (Venezia) ospita la mostra Lee Miller - Man Ray. Fashion, love, war, curata da Victoria Noel-Johnson, con un totale di 140 fotografie dei due importanti artisti.
Modella, fotografa, musa, prima donna reporter di guerra a documentare gli orrori dei campi di concentramento liberati dalle truppe americane, icona del Novecento. Lee Miller è stata tutto questo e molto di più, ha attraversato la vita con passione e determinazione. La mostra vuole renderle giustizia, togliendola dall'ombra di Man Ray che l'ha sempre accompagnata, per svelare il loro rapporto profondo quanto complicato in maniera più oggettiva: Man Ray, prima suo insegnante, poi amore e infine grande amico.
 
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in collaborazione con ACP- Art Capital Partners Palazzo Franchetti - main sponsor Gruppo Unipol - presenta circa 140 fotografie di Lee Miller e di Man Ray, alcuni oggetti d'arte e documenti video, grazie all'adesione dei Lee Miller Archives e della Fondazione Marconi. Lee Miller, pioniera del surrealismo in fotografia, viene finalmente posta su un piano di parità con Man Ray, il cui lavoro tendeva a oscurarla sia in vita che negli anni a venire.
L'esposizione si articola in un percorso cronologico e tematico; accoglie il visitatore con una sezione dedicata a Lee Miller come modella e musa negli anni Venti. 
 
Man Ray, Lee Miller, 1930 ca, © Man Ray 2015 Trust / ADAGP - SIAE - 2022; images : Telimage, Paris
 
Cuore dell'esposizione è il rapporto tra Lee Miller e Man Ray sbocciato a Parigi nel 1929, e che finisce nel 1932, con un focus sulle loro vite, carriere e relazioni in quel periodo. Sarà così evidente per il visitatore l'ispirazione che entrambi esercitarono uno sul lavoro dell'altro, inclusa la tecnica fotografica della solarizzazione che Man Ray fece sua al punto che sovente son stati erroneamente attributi a Ray i lavori di Miller.
 
L'esposizione affronta anche, attraverso una vasta selezione di foto sia ritratti che pubblicità commerciali, il periodo successivo alla relazione con Ray, quando Miller nel 1932 torna a New York dove apre uno studio fotografico di successo, all'epoca il primo fondato e gestito da una fotografa donna. In tutta l'esposizione, il fil rouge è comunque dedicato al rapporto tra Lee Miller e Man Ray e l'evoluzione da amore in amicizia, durata per quasi 50 anni, parallelamente ai reciproci matrimoni con Aziz Eloui, Roland Penrose e Juliet Browner.