Il tema della Biennale - Il laboratorio del Futuro - si declina in città in mostre e progetti espositivi che inaugureranno in contemporanea. Ne abbiamo scelti alcuni imperdibili.
Si chiama Il laboratorio del Futuro la 18° mostra Internazionale di Architettura 2023 curata da Lesley Lokko che apre le porte al pubblico il prossimo 20 Maggio ai Giardini e all'Arsenale. Con una domanda di sottofondo, che cosa significa essere "un agente di cambiamento"? Questa edizione è pensata come un laboratorio in piena attività, con ipotesi, processi e indagini in corso da verificare e fisicamente attraversare. Con una particolare attenzione alle emissioni e le risorse del costruire dei prossimi anni, il tema principale della Biennale si declina in mostre e progetti indipendenti in città che inaugureranno in contemporanea. Ne abbiamo scelti alcuni imperdibili.
1 - KENGO KUMA, ONOMATOPOEIA ARCHITECTURE
A due passi dal ponte dell'Accademia, Acp Art Capital Partners - Palazzo Franchetti, in collaborazione con lo studio internazionale Kengo Kuma & Associates, ospita un'originale retrospettiva sull'onomatopea, tematica preferita dall'innovativo architetto giapponese Kengo Kuma. L'onomatopea è l'atto di creare o usare parole che includono suoni simili ai rumori ai quali si riferiscono e Kengo Kuma gli dà forma utilizzando, in linea con le tradizioni giapponesi, i suoi materiali: legno, carta e metallo. Nella sua visione, le superfici non coinvolgono solamente la vista, ma anche i sensi di olfatto e tatto. Attraverso l'esposizione di alcune maquette dei suoi edifici più celebri, i visitatori sono incoraggiati a scoprire i suoni dei diversi materiali.