Prenderla di PETTO

Al seno e alla sua potenza simbolica è dedicata un’esposizione imperdibile in laguna, supportata da Intimissimi
Elisa Pervinca Bellini, Vogue, Giugno 1, 2024

 

Dalla sacralità delle immagini della Madonna del Latte, iconografia classica rinascimentale della maternità, fino alla più estrema delle secolarizzazioni, ovvero l’utilizzo a scopi commerciali della sua immagine. Il seno con le sue molteplici valorialità e i simbolismi connessi è al centro del percorso della mostra collettiva Breasts di Venezia. 

L’esposizione a cura di Carolina Pasti è stata inaugurata nelle splendide sale di Palazzo Franchetti, sede di Art Capital Partners affacciata sul Canal Grande, in occasione dell’apertura della Biennale e sarà visitabile fino al 24 novembre. Se, sulle piattaforme Meta, la vista dei capezzoli è ancora in parte bandita e continua la polemica su quali immagini e momenti della vita di una donna, come l’allattamento, possano essere mostrati e quale sia il confine tra pornografia e condivisione, la mostra indaga la potenza narrativa del décolleté e la fascinazione che lo coinvolge trasfigurata nelle opere di oltre trenta artisti di generi diversi, dalla scultura alla pittura passando per la fotografia: tra loro Salvador Dalì con l’opera surrealista Nudo con seni di lumaca, Robert Mapplethorpe e Irving Penn con le loro foto oniriche, Laure Prouvost con il video Four for See Beauties che racconta la trasformazione umana, Laura Panno la cui carriera per 40 anni si è ispirata al seno, ma anche Christopher Bucklow e Lakin Ogunbanwo, due artisti vicini al mondo della moda che pongono le modelle al centro della rappresentazione. 

Fa parte della mostra anche una scultura in vetro veneziano e bronzo di Prune Nourry, artista la cui prospettiva è stata “ridisegnata” dall’esperienza del cancro al seno, trasformando una lotta personale contro la malattia in narrazione universale. Proprio alla prevenzione e alla ricerca sui tumori mammari della Fondazione IEO-Monzino è dedicato il 30% dei fondi del catalogo: la mostra vuole infatti portare all’attenzione l’importanza della prevenzione attraverso la bellezza della creatività, grazie anche al supporto di Intimissimi, principale sponsor, che ha un legame speciale con l’arte in ogni sua forma, esplicitato, per esempio, con il supporto alla stagione lirica dell’Arena di Verona. 

In occasione di Breasts, il brand, che da sempre vive come una missione la valorizzazione delle donne e della consapevolezza per ciascuna di loro delle proprie potenzialità, svela l’arte della lingerie, un processo in cui il prototipo prende forma attraverso l’alchilico fondersi di oltre 30 componenti. L’iconico bra Intimissimi, in uno scatto creato da Buchanan Studio, accoglie i visitatori della mostra, chiamati a percorrere un’installazione nei toni del rosa, simbolo della consapevolezza sulla salute del seno, di tende drappeggiate e lampade che ricordano le mammelle. Un invito a lasciarsi incantare dalla potenza espressiva del décolleté e a convincersi, se ce ne fosse ancora bisogno, di prendersene cura.